
L’impianto elettrico domestico è composto da una serie di componenti fondamentali necessari per il perfetto funzionamento dello stesso circuito e da una dotazione che varia a seconda dell’ampiezza della casa. Quando si vuole montare il quadro elettrico dell’interruttore centrale, bisogna ricordarsi le leggi che sono state fissate a tutela della sicurezza del consumatore. Ci sono regole precise che definiscono i limiti minimi prestazionali degli impianti elettrici per le nuove istallazioni. LA POTENZA CONTRATTUALE, fornita dall’azienda prescelta, dipende non solo dalla superficie della casa ma anche dal consumo che essa richiede. Non parliamo dell’uso dei tradizionali elettrodomestici, ricordiamoci che un forno e un phon, consumano molto più della soglia minima dei 3kW e che un condizionatore o un climatizzatore, anche se in casa abbiamo solo lampade a risparmio, come minimo necessitano di 1kW solo per loro, indispensabile per evitare di rimanere sempre senza corrente. Fatta questa prima premessa, ora ci dedicheremo alle fasi di montaggio, avendo avuto cura di aver scelto la scatola adatta non solo al nostro appartamento, ma anche alle nostre necessità. Oltre all’interruttore generale, i nuovi quadri prevedono almeno due differenziali (detti comunemente salvavita) che dovrebbero garantire la continuità di servizio almeno su una delle due linee, luce e forza, e vari interruttori termomagnetici diversificati tra prese a terra, interruttori e soprattutto elettrodomestici. Insomma, il nuovo quadro sarà decisamente più grande di quello che andremo a sostituire.